lunedì 31 maggio 2010

Conosco le pieghe delle tue mani















Conosco le pieghe delle tue mani
a una a una
il nodo grosso delle
falangi e della mia
gola
le unghie brevi, e curate,
gli incavi della vita
gli scarti di quella
vena
il tondo dei polpastrelli
le dita digitali
si muovono sottili come
alici sul pelo dell’acqua
le sfoglio
e sono
pagine di un romanzo
non scritto
di cui esistono solo
l’inizio e la conclusione
due parole per il tutto
le stesse
indicibili da sempre
o da mai.

6 commenti:

Angelo - Unfilodaria ha detto...

bravo

Fontina Boy ha detto...

Grazie. Però sento che c'è un verso in meno e uno di troppo, devo focalizzare quali.

Acidshampoo ha detto...

Guarda che dalla descrizione si capisce benissimo che la poesia è dedicata a Leonardo Franceschi. Le mani, i fianchi, il tondo dei polpastrelli (mo' il glande si chiama "polpastrelli"?). E' lui, in tutto.

Fontina Boy ha detto...

Sgamato!
Lo scappellamento comunque ce l'ha a destra, almeno quello fiuuu.
I fianchi invece li hai visti solo tu.

Anonimo ha detto...

La 'vita', forse, sarà la 'linea della vita'!

Fontina Boy ha detto...

E' un refuso purtroppo: volevo scrivere 'fica', però poi volevo anche partecipare al Concorso di poesia indetto dal Vaticano e ho dovuto risolvere con questa licenza poetica.