lunedì 10 maggio 2010

La tua casa















Conosco

le vene di

tutto il paese.
Vene d’acciaio.

Conosco

tutte le arterie
di questo e
di altri paesi.
Arterie di fumo.

Conosco
e sono instabili
le rotte fatte
di mare e d’aria.
Se non tutte,
quasi.

Niente da fare.

Fra tutte le cose
fra tutte le case
compresa la mia
la tua
è l’abbraccio stretto
è il respiro fermo
è la mammella che nutre
è il mondo in una stanza

anche quando
ti allontani,
sei sempre lì.

4 commenti:

Josefum ha detto...

"Conosco e sono instabili le rotte fatte di mare e d'aria. Se non tutte, quasi" Sai a cosa mi fai pensare? A te sull'altalena che non ti muovi, ma ti sollevi. Oppure a te, che sei cercato, come nel disegno, ma che ti nascondi invisibile. Io forse so dove trovarti. So in qualche vena, arteria sei. Effettivamente anche quanto ti allontani, sei sempre lì. Fa sempre piacere leggere il Fontinapoeta. Buon ascolto, amico.

Fontina Boy ha detto...

Bello questo tuo commento! Grazie.

Acidshampoo ha detto...

Veramente bella e commovente. Come poeta hai fatto il salto, dai tempi di "monologhidimorti!".

Un solo appunto:

Fra tutte le cose
fra tutte le case

Troppo precisamente uguali. Io avrei mantenuto l'assonanza ma avrei cambiato in:

Fra tutte le cose
Fra tutte quelle case

Fontina Boy ha detto...

Tu sei tu.
Io sono per la didascalia, specie se didascalica.