(D.Leg. 123/90 bischero - Nuova materia introdotta nell'ordinamento: Le fulmicotonate.)
O oggi non ti incontro Mara, una ex compagna di scuola con du' affari che diosololosa. All'epoca bastava dirle "Mara + Dona = Maradona" e giù, ci stava come se non ci fosse domani. Le ripeto il succulento assioma, ma ora è ritrosa e schifata dalla vita, come tutti. "Puah, sei diventata una persona a-mara", e la lascio al suo mondaccio, di cui è inconsapevole. (Galantuomo, calo un velo pietoso sul fatto che s'è pure sgonfiata.)
Intensità ridanciana: 63,2%.
6 commenti:
Sul nome Mara c'è poco da scherzacci, che la genesi spesso è triste sul serio. La mi mamma si chiama Mara e pare - si racconta - che la chiamò così mio nonno quando seppe che il terzo figlio non sarebbe stato un maschio, ma di nuovo una cittina di sesso femminile, proprio come le prime due (Anna e Luigia). E poiché fu una sorpresa a-mara, la chiamò Mara. Roba da matti.
Ma dai? Mai il Fontina Boy avrebbe immaginato.
Cioè, fammi capire: bastava chiedere a Mara di donare che lei donava? :-)
Evidentemente è stata troppo generosa, visto che a lei, come tu evidenzi, è rimasto poco!
A presto.
Stefano.
Al Dona(ti) donava, eccome se donava. Un par di calci con contorno di schiaffi, il più delle volte. Se era in mala, sputi. Però a dodici anni pareva grasso colante, tutta questa gogna da una pulzella...
Anche il tuo blog non ha grossi aggiornamenti, eh? E' il tempo che ci manca, caro mio, è il tempo...
Buona giornata!
Eh sì, l'hai detto forte!
Il tempo ma anche, a volte se non spesso, la costanza e le idee. Per interi periodi ci sono spunti e girini di pensieri ganzi, ma poco più.
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